Gli IdR Marcanti Alberto e Paccanaro Silvia, hanno portato avanti questa iniziativa perché la finalità prevista dai loro ragazzi era incentrata sull’aspetto comunicativo, con molta semplicità.
Ecco la loro spiegazione:
Si tratta di una bandiera ucraina “digitale”, con un messaggio di pace. l’idea è nata dalla discussione di alcune tematiche nelle nostre classi, che poi si sono fatte promotrici dell’iniziativa con la Dirigenza. Abbiamo riflettuto “sull’inutile utilità” di questo gesto, sul messaggio “ad extra” che tramite questo simbolo il nostro Istituto comunica, sull’idea di pace contenuta in Fratelli tutti e Pacem in terris. Analizzando poi la dimensione mediatica di questa guerra, le fake news, il ruolo del giornalismo e della diplomazia – attraverso le parole del Papa all’Angelus del 6 marzo e al Messagio per la 52° giornata modiale delle comunicazioni sociali (“Fake news e giornalismo di pace”) – è nata l’iniziativa di una condivisione sui social di questa bandiera come segno che:
- a scuola guardiamo anche ciò che accade “fuori dalle nostre finestre”
- la guerra passa anche attraverso i social e le nuove forme di comunicazione
- la pace è un lavoro artigianale che necessita di tempo, materiali, competenze…
- la Dottrina Sociale della Chiesa è molto concreta quando parla di pace.
Consapevoli di questi messaggi, con l’approvazione della dirigente, i nostri ragazzi hanno deciso di realizzare questa bandiera e si sono impegnati a condividere questo messaggio. si sono poi stupiti di come abbiano ricevuto reazioni da persone che, pur non appartenendo al mondo scolastico, hanno manifestato la loro compiacenza rispetto al fatto che in classe si parlasse in modo ragionato di guerra e pace. L’argomento l’avevamo già affrontato dando un’occhiata all’Afghanistan e alle religioni come strumento di pace (o di guerra?).